Creiamo contesti in cui le persone emarginate possano sentirsi parte attiva della comunità cittadina………..

Cooperativa sociale bolognese, specializzata nel contrasto all’emarginazione, nata nel 1997 dall’Associazione Amici di Piazza Grande, creata a sua volta dall’esperienza del primo giornale di strada in Italia ideato e distribuito da persone senza dimora. 5,2 milioni di euro il fatturato, realizzato con il supporto di oltre 100 lavoratori, prevalentemente giovani, impiegati in diversi ambiti a forte impatto sociale.
“Lavoriamo per fare quello che ci sta più a cuore: attivare un cambiamento che generi benessere per tutte, divertendoci nel farlo !” Come? “Creando contesti in cui le persone emarginate possano ricostruire la loro vita attraverso una casa dignitosa, delle relazioni significative, e possibilità di lavoro inclusive, sentendosi parte della comunità cittadina”. Promuovendo stili di vita sostenibili, attraverso la riduzione dei rifiuti, l’economia circolare, la mobilità sostenibile, per una necessaria trasformazione del nostro impatto sull’ambiente impegnandoci quotidianamente per costruire un ambiente di lavoro accogliente, stimolante, formativo e partecipativo.
Comunità: quella collettività che cerchiamo di costruire facendo incontrare e connettere bisogni diversi, ascoltando e trovando insieme nuove soluzioni per risolvere i problemi
Relazioni: lavoriamo con la convinzione che la povertà non sia solo assenza di risorse materiali (casa e denaro), ma che sia anche solitudine, stigma, perdita di legami e scarsa sicurezza in sé stesse
Empowerment: che si tratti di individui o di gruppi, crediamo nell’autodeterminazione, nella possibilità di scelta e nella redistribuzione del potere
Casa: lavoriamo per una città senza case vuote, senza speculazioni e senza persone che vivono in strada, perché abitare è un diritto e la casa è un punto di (ri)partenza, non di arrivo
Riuso: crediamo che l’economia circolare non sia un ripiego ma una pratica bella, divertente e rivoluzionaria, che inizia con un oggetto donato e prosegue con quello stesso oggetto acquistato da una persona che dà una seconda vita.