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Imprese sociali che nascono e crescono, anche grazie alla capitalizzazione di CFI, all'interno del progetto europeo small2big: Cresco

Fotografia“La modalità che abbiamo scelto  per perseguire l’interesse della Comunità, in merito alla promozione e all’integrazione dei cittadini, trova la sua spiegazione nell’acronimo che ci contraddistingue: Creiamo Energia Solidarietà e Cooperazione. La nostra azienda, che opera in tutto il territorio nazionale, progetta, realizza e gestisce impianti a fonte rinnovabile, offrendo energia pulita alle cooperative e alle piccole amministrazioni comunali ”. Così Matteo Tebaldini, presidente di Cresco coop, con il quale abbiamo parlato di questa bella realtà lombarda.

Presidente Tebaldini qual è, in breve, la vostra “carta d’identità”?
Siamo nati nel 2010 in un piccolo comune in provincia di Brescia.  Oggi la nostra cooperativa - formata da quattordici soci, dei quali sei sono soci lavoratori - può contare sull’apporto di quindici figure operative, tra cui alcuni addetti impiegati per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. L’anno scorso abbiamo ristrutturato un vecchio cascinale, situato sulle colline moreniche del Garda, e ne abbiamo fatto la nostra sede legale ed operativa.

E per quanto riguarda i vostri servizi?
Le aree di competenza della cooperativa sono tre. C’è l’area “storica” FER, legata alle fonti energetiche rinnovabili e alla gestione dei nostri impianti fotovoltaici  a biomassa e micro-idroelettrici. Poi, c’è l’ambito dell’Efficientamento Energetico: qui i nostri tecnici individuano le soluzioni tecnologiche più vantaggiose per efficientare energeticamente gli immobili pubblici e privati. E, infine, l’area dei grandi impianti FER (nota commercialmente con il nome di Ex-tendo), in cui operiamo come Technical Advisor. Dal 2010, anno della sua creazione, e fino all’avvento del Covid, l’area FER ha progettato e realizzato più di dieci impianti fotovoltaici, in collaborazione con ONG nazionali, per alcuni piccoli ospedali di Paesi svantaggiati, situati in Africa e in Sudamerica.

La competenza tecnica è il punto di forza della Cresco coop?
Direi di sì, insieme alla sensibilità ambientale dei soci e alla coesione del gruppo.

La vostra è una piccola cooperativa ma cresce di valore se considerata nella sua figura di Energy Service Company. È così?
Sì, perché Cresco coop, in qualità di Energy Service Company certificata, è appunto in grado di certificare il risparmio garantito - energetico e, quindi, economico - che un progetto di efficientamento otterrà nel tempo.

Tutti dovremmo preoccuparci del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita, ha detto Charles Franklin Kettering. Come si immagina il futuro della Cresco coop?
Il campo nel quale lavoriamo, quello dell’ambiente e dell’energia, è al centro dell’attenzione a livello mondiale e questo ci consente di sperare nella continuità lavorativa. Inoltre, posso dire che l’idea di spaziare in nuove aree, siano esse tecniche o territoriali, fa parte del Dna della cooperativa.

Il progetto europeo Small2big ha permesso a Cfi di finanziare la vostra azienda. Che benefici ne avete tratto?
Grazie al supporto di Cfi, potremo sviluppare l’area Ex-tendo e potremo rimodernare gli impianti FER di proprietà. Questo ci permetterà di consolidare la cooperativa e, in una seconda fase, di svilupparla ulteriormente.

L’ultima domanda è quasi scontata. Che cosa significa per voi essere una cooperativa?
Siamo una cooperativa sociale di tipo B che offre lavoro a figure svantaggiate. L’attenzione alla persona, insieme alla cura per l’ambiente, è sempre stata al centro della nostra attività, da un doppio punto di vista: sociale e lavorativo. E quindi, per rispondere alla sua domanda, dico che per noi essere una cooperativa significa proprio questo: mettere le persone al di sopra di tutto.

Andrea Bernardini