CFI ADERISCE AL PROTOCOLLO D’INTESA PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI
Promosso dal Tribunale di Milano, mercoledì 17 ottobre, presso il Palazzo di Giustizia di Milano, è stato siglato il Protocollo d’Intesa per la gestione e lo sviluppo dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate.
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La Lombardia - dopo Sicilia, Calabria, Campania e Puglia - è la quinta regione per numero di beni immobili e aziende sequestrati e confiscati.
Il protocollo impegna tutti i firmatari, secondo le proprie competenze e specificità, a partecipare ad un tavolo tecnico creato ad hoc per la verifica delle modalità adottate nella gestione dei beni sequestrati e confiscati. Gli obiettivi principali di questa sinergia sono la salvaguardia e la gestione ottimale dei beni sequestrati, affinché sia favorita una loro destinazione sociale virtuosa in tempi rapidi e la tutela dell’unità aziendale e dell’occupazione nelle aziende confiscate, consentendo la loro continuità e promuovendo al tempo stesso percorsi di formazione rivolti a tutti i soggetti coinvolti per implementare le conoscenze e migliorare l’efficacia degli interventi.
Oltre a CFI, hanno aderito ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), Prefettura di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, Ordine degli Avvocati di Milano, CGIL, CISL e UIL Lombardia, Legacoop Lombardia, Confcooperative Lombardia, ABI (Associazione Bancaria Italiana), Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Unioncamere Lombardia, Confcommercio – Imprese per l’Italia Lombardia, Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi.