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NOMINATI I NUOVI VERTICI DELLA SOCIETA’
5 dicembre
L’Assemblea dei soci di CFI approva la composizione del nuovo CdA che guiderà la società nel prossimo triennio.
Confermati Pierpaolo Baroni, Luca Dal Pozzo, Mauro Frangi, Francesca Montalti e Fabio Orlando Travaglini. 
Nominate quattro nuove figure: Massimo Ascari, presidente Legacoop sociali; Stefano Dall’Ara; Mario Melillo, dirigente SACE, nominato dal MIMIT; Francesco Scavino, consigliere AGCI Lombardia.
Le tre figure apicali scelte dal nuovo CdA, nella seduta del 12 dicembre:  
Stefano Dall’Ara sarà Presidente del Consiglio di Amministrazione: bolognese, responsabile dell’area finanza nazionale di Legacoop, con una ventennale esperienza nel settore bancario, una lunga attività sia manageriale che di governance e diversi incarichi ricoperti in società del settore finanziario e non. Di rilievo la presidenza di Previdenza Cooperativa, il fondo pensione negoziale dei dipendenti delle imprese cooperative. 
Mauro Frangi, dopo tre mandati in CFI in qualità di presidente, è stato nominato Amministratore Delegato e Vice Presidente. Comasco, sin dal 1998 Presidente e Amministratore delegato di numerose strutture consortili a supporto delle imprese cooperative, è Presidente delle Unioni Territoriali di Confcooperative di Como, dal 2004, e di Como e Varese dal 2014. Dal 2015 è Presidente di Cooperfidi Italia, intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia. 
Fabio Orlando Travaglini, vicepresidente AGCI Abruzzo, viene nominato Vice Presidente in CFI. 

A completamento, il nuovo Collegio Sindacale vede due riconferme – Gerardo Baione e Oscar De Franciscis – ed un nuovo Presidente – Rosaria Mastrogiorgio – professionista nominata dal MIMIT. 
 
Un ringraziamento ai consiglieri ed ai sindaci che lasciano CFI - Luca Bernareggi,  Alessandra De Angelis, Silvia Rimondi e Eleonora Vanni - per il lavoro svolto in questi anni ed un in bocca al lupo al nuovo Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale.
CDA
14,9 milioni deliberati da CFI nel 2024 in favore di 33 cooperative:16 sociali e 17 di produzione e lavoro. Il 56% a supporto di 14 imprese rigenerate dai lavoratori - workers buyout - modello di impresa su cui CFI continua ad investire in modo significativo. Dal 2021 al 2024 sono stati deliberati 120 interventi per un valore complessivo di 58,3 milioni, in netto aumento rispetto ai precedenti esercizi. Il CdA appena insediato è già al lavoro per l’elaborazione del nuovo piano industriale che definirà gli obiettivi per il triennio 2025-2027.


Di seguito una sintesi dei 4 progetti cooperativi deliberati nel CdA del 21 novembre.
 
WBO ITALCABLES
Uno dei wbo da crisi di impresa più importanti attualmente in Italia, per dimensione e occupati. Avviato nel 2015 per iniziativa di 50 dipendenti della ex Redaelli, azienda leader nella produzione di cavi in acciaio per cemento armato precompresso, destinati alla produzione di prefabbricati e infrastrutture di grande dimensione - ponti, viadotti, traversine ferroviarie – con una forte propensione al mercato estero. CFI ha assistito il progetto sin dalle fasi iniziali, attraverso diversi interventi, per complessivi 2,5 milioni, di cui il 60% rimborsato. La cooperativa di lavoro è riuscita a consolidare volumi di produzione importanti, pari a 30.000 tonnellate annue, che nel 2023 hanno generato un fatturato di oltre 30 mln, con l’impiego di 61 lavoratori, di cui 56 soci. Per sostenere un nuovo programma di investimenti nel corso del biennio 2025-2026, CFI delibera un nuovo intervento in capitale per 300 k ed un finanziamento agevolato di un milione.
 
MURATORI BASCHI
Workers buyout da crisi di impresa nel settore delle costruzioni, finanziato da CFI in fase di start up, nel 2018. In questi 5 anni la cooperativa è cresciuta in termini di volumi, competenze, SOA acquisite e numero di occupati. La produzione quadruplica, da 1 a 4 milioni di euro. I lavoratori da 19 a 33, senza considerare l’impatto occupazionale determinato dalle lavorazioni esterne. Per sostenere un importante portafoglio di lavori pubblici acquisito, anche grazie alla proficua collaborazione con il consorzio Integra, CFI delibera un nuovo intervento per complessivi 725 mila euro.
 
COOPLA GREEN
Wbo da crisi di impresa promosso da 31 ex dipendenti dello stabilimento di Manfredonia di una società veneta fondata negli anni Settanta, a lungo leader nella produzione e commercializzazione di piatti e stoviglie in plastica monouso. La cooperativa si posizionerà su una produzione tracciata e certificata, con una crescente incidenza dei prodotti in bio plastica conto terzi. Intenzione di Coopla Green è, inoltre, sperimentare polipropilene da fonte rinnovabile al fine di poter posizionare il prodotto con una Carbon Foot Print competitiva con quella dei materiali da fonti fossili.  Oltre al supporto di Coopfond, Cofidi e istituti di credito, il wbo ha attivato una operazione di crowdfunding che ha riscosso un importante successo nel territorio. CFI delibera un intervento complessivo di 900 k: capitale + finanziamento agevolato. Nel piano prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico.
 
LOGIROS
Wbo da crisi di impresa nel settore della logistica, manutenzione del verde, pulizie e facchinaggio avviato nel 2018. In grado in questi anni di consolidare i rapporti commerciali con i principali clienti dell’azienda di origine che operano nel distretto industriale di Rosignano-Solvay. La cooperativa di lavoro fattura mediamente 2 milioni di euro anno, impiegando 60 lavoratori, di cui 41 soci. Nel 2024 aumentano i volumi e, soprattutto, la redditività operativa, grazie ad un significativo recupero di produttività. Per confermare in arco piano il buon andamento economico, sono stati pianificati nel 2025 investimenti per 300 mila euro in attrezzature e macchinari che saranno coperti da CFI con un intervento a lungo termine pari a 275 k: capitale + debito.
 
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